Paolo, non possiamo rifare qui tutta la storia e l’analisi critica.
Di fatto la Tepco si è comportata in maniera vergognosa, hai ragione, è
chiaro che la ns sicurezza non può essere messa in mano a privati che
massimizzano il profitto, ma a Cernobil non c’era profitto privato
eppure la gestione... Anche il non-profitto si porta facilmente appresso
il dirigente incapace.
Io invece ribadisco che a Fukushima un terremoto ha messo in grave
crisi gli impianti nucleari e provocato danni gravi alle persone e
all’ambiente.
Lo ribadisco perchè ne "un terrremoto" io includo le sue conseguenze
(tipo tsunami, che non era "impensabile") e ne "gli impianti nucleari"
io includo sia l’impianto di raffreddamento che le gestione di tutto
l’impianto e delle attività connesse (in quel caso da parte della
Tepco).
Sostenere che se la gestione fosse stata impeccabile, se la struttura
esterna (raffreddamento compreso) fosse stata costruita e gestita bene,
in questo caso il reattore non avrebbe avuto problemi è un esercizio che
può essere utile (perchè è lì che dovremmo arrivare), ma è un esercizio intellettuale e non una
rappresentazione della realtà.