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Kony 2012: morale della storia

Di Geri Steve (---.---.---.157) 22 marzo 2012 13:54

Di fatto,  esiste una mentalità diffusa per cui tutte le ONG sarebbero “cosa buona” fino a prova contraria, come è avvenuto per “Invisible Children”. Io sono convinto che ci vorrebbe invece molta più attenzione e un po’ più di scetticismo.

Esistono saggi, che io non ho letto, che studiano il fenomeno ONG.

Innanzitutto va detto che l’espressione “non governative” significa soltanto che quelle “organizzzazioni” non dipendono direttamente ed esplicitamente dai governi, ma quasi tutte sono organizzazioni che muovono un sacco di soldi che sono di provenienze governative, cioè soldi pubblici; perciò il sospetto che siano fortemente condizionate dai governi non è soltanto legittimo: è doveroso.

Tanto per analogia, le ONG mi ricordano quelle tante associazioni benefiche gestite da mogli e figlie di capitalisti e finanzieri affamatori e ladroni. Generalmente erano (e tuttora sono) del tipo Lyons e Rotary e ruotavano intorno a potenti logge massoniche (di cui fanno parte quei personaggi), così come –credo- le ONG ruotano intorno a governi o altri gruppi di potere transnazionali.

La domanda è: “Invisible Children” rappresenta un’eccezione o il caso tipico?


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