Di fatto, esiste una mentalità diffusa per cui tutte le ONG sarebbero
“cosa buona” fino a prova contraria, come è avvenuto per “Invisible
Children”. Io sono convinto che ci
vorrebbe invece molta più attenzione e un po’ più di scetticismo.
Esistono saggi, che io non ho letto, che studiano il
fenomeno ONG.
Innanzitutto va detto che l’espressione “non governative” significa soltanto che quelle
“organizzzazioni” non dipendono direttamente ed esplicitamente dai governi, ma
quasi tutte sono organizzazioni che muovono un sacco di soldi che sono di
provenienze governative, cioè soldi pubblici; perciò il sospetto che siano
fortemente condizionate dai governi non è soltanto legittimo: è doveroso.
Tanto per analogia, le ONG mi ricordano quelle tante
associazioni benefiche gestite da mogli e figlie di capitalisti e finanzieri
affamatori e ladroni. Generalmente erano (e tuttora sono) del tipo Lyons e
Rotary e ruotavano intorno a potenti logge massoniche (di cui fanno parte quei
personaggi), così come –credo- le ONG ruotano intorno a governi o altri gruppi
di potere transnazionali.
La domanda è: “Invisible Children” rappresenta un’eccezione
o il caso tipico?