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Articolo 18. La CGIL indice uno sciopero generale: "Si vuole gettare fumo negli occhi dei lavoratori"

Di pv21 (---.---.---.64) 22 marzo 2012 20:03

Verità celate >

La procedura di licenziamento collettivo (almeno 5 dipendenti) prescrive un accurato esame delle motivazioni ed un confronto su soluzioni e gestione degli esuberi. In un licenziamento individuale (per motivi economici) il giudice può solo constatare l’eventuale “insussistenza” delle ragioni addotte dal datore di lavoro.

Nel “modello tedesco” al giudice è sempre demandata la decisione tra reintegro e indennizzo. Con la proposta Fornero in caso di motivo “economico” si darà comunque luogo solo ad un indennizzo.

Differenza sostanziale sotto il profilo giuridico e contrattuale.
A parità di sanzione (licenziamento) in due casi il giudice potrà annullare, con il reintegro, gli effetti di atti (discriminatori o disciplinari) risultati ingiustificati.
Viceversa, a fronte di “insussistenti” motivi economici, il giudice potrà solo indennizzare la vittima per il “sopruso” subito.

E’ una sostanziale difformità di trattamento giuridico non conciliabile con il principio di “eguaglianza” sancito dalla Costituzione (art.3).
Inoltre, sotto il profilo contrattuale, quando viene esclusa la fattispecie del reintegro anche il rapporto a tempo indeterminato diventa di fatto “precario”.
Di enunciati “paludati e di mezze verità trabocca un qualsiasi Dossier Arroganza


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