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Intervista ad un ex S.Marco: "I Marò? Vittime di un meccanismo perverso"

Di Luca (---.---.---.247) 18 marzo 2013 19:06
Lasciamo stare le chiacchiere, la patria come paravento di responsabilità, ecc.

Parliamo dei fatti, come risultano dalle indagini della Procura di Kochi (Stato del Kerala) e come riferite dalla prof. Giorgia Càntele a Radio Radicale:
(vedi http://www.radioradicale.it/palinse...;
ore 6.22)

1) i proiettili rinvenuti nei cadaveri dei pescatori sono da collegarsi univocamente alle armi italiane;

2) la nave italiana al momento del delitto si trovava a 33 miglia dalla costa, stando alla traccia GPS del satellite;

3) le acque territoriali arrivano a 12 miglia + 12 miglia = 24 miglia dalla costa;

4) in India vige lo stesso diritto della navigazione dell’Italia: entro le 200 miglia dalla costa c’è la Zona Economica Esclusiva di ciascuno Stato, in cui, secondo il C.P. indiano (ma anche italiano) se in un incidente sono coinvolti navi o aerei nazionali, allora la competenza giuridico-penale è nazionale, in quanto in tali casi la territorialità viene estesa dalle 24 alle 200 miglia.

Ognuno a questo punto tragga le sue conclusioni.

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