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L’Italia nel mondo ai tempi della "neopolitica", fra nuove ambizioni e antiche diffidenze

Di (---.---.---.235) 15 marzo 2012 10:47

Dubito che ci sia spazio ancora per l’Italia o meglio per una politica estera dell’Italia degna di di tale nome nello scenario internazionale. Credo che con il forte ridimensionamento economico e con un’immagine pessima della nostra organizzazione statuale e del nostro livello di corruzione siano anche definitivamente tramontate le nostre speranze di giocare un ruolo in prima persona e di peso in faccende internazionali.Anzi sarebbe bene che si lavorasse ad una forza d’intervento europea e che fosse l’Europa ad avere una politica estera comune. Una politica estera che non segua certo quella americana o britannica che ci vede utilizzati come base logistica, ad uso e consumo di scelte operate da altri. Nelle nostre condizioni disastrose, affrontare spese in aerei, armamenti e navi sembra quasi incredibile. Molto più utile sarebbe lavorare sugli accordi, sui rapporti economici e culturali, su un assetto mondiale mirato ad una salvaguardia del pianeta nella direzione di un superamento dei conflitti.


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