Io eviterei paragoni suggestivi ma sbagliati. Analizziamo.
Un nostro soldato non è obbligato a partire in missione. Ok. Ma sta lavorando, non è che si arrampica per pura iniziativa personale compiendo un gesto che non ha alcuna utilità sociale, perché da che mondo è mondo arrampicarsi sui tralicci difficilmente porta a qualcosa di buono.
Volendo fare paragoni sensati, si potrebbe paragona un militare in missione ad un qualsiasi lavoratore che faccia un mestiere pericoloso. E il gesto di arrampicarsi su un traliccio ad una qualsiasi bravata potenzialmente pericolosa. Il sondaggio è pessimo, ma da qui ad osannare il gesto... non è che ci voglia una laurea per capirne la pericolosità, che sommata all’inutilità dell’azione (appendere una bandiera?!) compone un quadro decisamente sconfortante.
Chiamarlo incidente è poi fuorviante: gli incidenti non sono sono rischi calcolati, ma appunti eventi accidentali. Salire su un traliccio è come gettarsi a mare con una pietra attaccata ai piedi, non è che ci voglia molto a capire come va a finire se non ci si riesce a slegare in tempo.