Volontà di denigrare allo stato puro e nient’altro.
Concordo con l’estensore dell’articolo con una necessaria correzione a quanto da lui scritto:
"Un’occasione sprecata per il giornalismo, dunque, e per l’erario: da cui
esce vittoriosa, ancora una volta, l’azienda che da oltre un secolo
lucra sulle spalle degli italiani."
Allora ii replico:
Il lucro è il fine di qualsiasi imprenditore ed azienza
altrimenti nessuno lo farebbe a titolo gratuito.
Vigliamo dire le cose nude e crude?
La politica dirigistica inaugurata nell’anno 1963 da Fanfani,
che entrò a gamba tesa nelle trattative delle aziende statali con il sindacato
e che pretese fossero dati maggiori salari alle maestranze,
fu l’inizio del malcostume che da allora degenerò fino al marasma attuale.
La politica poi pretese fossero costruiti, fra i tanti, Pomigliano d’Arco e Termini Imerese.
Non pretenderete mica che la FIAT, azienda privata e non statale come l’Alfa,
non mettesse dei paletti per assicurare il "lucro" che era
ed è lo scopo principale del suo essere?
Cosa pretese la FIAT?
Pretese di costruire i suoi bilanci che, dopo aver imputato "ricavi e costi"
il numerino finale sempre in rosso ovvero della perdita d’esercizio
doveva accollarselo lo Stato.
Altrimenti direte voi?
Altrimenti NISBA ovvero se ne faceva niente.
A questo punto quando taluni dicono che la FIAT l’abbiamo comprata tre volte
è parzialmente vero ma con una rettifica:
la politica ci ha fatto pagare tre volte i costi che la FIAT stessa non poteva accollarsi.
LE CAROTE SONO FINITE
È RIMASTO SOLO IL BASTONE
Ora il giornalista estensore dell’articolo replichi per favore a queste mie considerazioni.
CERCASI POLITICI CHE NON FACCIANO PIÙ CAROTAGGI NEI CONTI PUBBLICI
Renzo Riva