Trovo tracciato spesso tra i tuoi articoli un non ben definito, ma mai gradevole, filo. Ora che tra i tuoi ultimi due (questo e Israele: dal bus segregato a quello scollacciato
) quel filo mi appare più evidente, vorrei palesarlo agli altri lettori che possano essere interessati, inviando un breve stralcio ed un link ad un terzo articolo (non mio): anche in esso si parla di violenza sulle donne, di violenza di stato, di stato di Israele.
"Quando mia figlia è morta, non mi sono data alla disperazione e ho tenuto un discorso che ha preso un sacco di risonanza, in quanto incentrata sulla responsabilità di una politica miope che rifiuta di riconoscere i diritti degli altri e promuove l’odio e il conflitto ".
Il link:
http://vik-vittoriothewinner.blogsp...