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Cosa succede alla Terra? CO2, causa dello squilibrio climatico

Di (---.---.---.164) 19 febbraio 2012 19:37

@Renzo Riva

Non sono Pietruccio ma nutro simili perplessità riguardo al modo in cui vengono trattati temi legati alla problematica energetico-ambientale nel nostro paese. Nutro perplessità simili per avere alle spalle una formazione in parte simile alla sua.

Ad esempio vorrei sottolineare una cosa che troppo spesso si dimentica: l’anidride carbonica non è un inquinante in senso stretto ma il migliore tra i prodotti di combustione di qualsiasi idrocarburo, quello che corrisponde alla completa ossidazione. In altre parole corrisponde alla migliore tra le evoluzioni di una miscela reagente in condizioni ignitive. L’alternativa sono prodotti di pirolisi, quelli sì davvero inquinanti. Pur comprendendo la problematica del rilascio di CO2 in atmosfera, bisogna quindi ricordare che non si risolve il problema se non abbandonando tout-court la produzione di energia basata sulla combustione di idrocarburi, al momento strada preferenziale da un punto di vista politico perché risulta essere la più economica e semplice da gestire. Perché se si produce energia dalla combustione, possiamo solo sperare che i gas combusti constino di sola anidride carbonica, altre possibilità sarebbero molto peggio. E allora ragioniamo in concreto: niente più petrolio da bruciare. Come produciamo energia, concretamente, in misura tale da soddisfare il fabbisogno energetico, sempre crescente. Qui le opinioni divergono ma purtroppo chi ha un minimo di pratica del campo sa perfettamente che allo stato d’arte la soluzione è unica. E afferma "purtroppo" perché il nucleare non piace a nessuno, ma alternative concrete non ce ne sono, se si vuol rimanere seri. Bisogna quindi mettere mano ad un piano energetico serio, che guardi al lungo periodo, e che se si esclude l’opzione nucleare (scelta lecita) sia però studiato in modo tale da salvaguardare e garantire almeno un minimo i consumi energetici. Anche perchè prima o poi il petrolio finirà e se non si affronta il discorso rimarremo all’improvviso al buio.

Detto questo, g.le Riva, non sono Pietruccio, ma mi sento in imbarazzo a rispondere alle sue domande. Perché non sono di buon senso, sono retoriche. Stucchevole il suo intervento, mi scusi, poco costruttivo nell’insieme. A volte è meglio cercare di spiegare e venirsi incontro, visto che in Italia vige l’ignoranza più assoluta, che mettersi sul piedistallo di chi sa e si permette uscite retoriche che poco contribuiscono ad una risoluzione del problema.

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