Chi ha scritto questo articolo di editoria non sa nulla e, cosa peggiore, neppure conosce le forme contrattuali del manifesto, che essendo cooperativa applicava un sistema retributivo minimo ed eguale per tutti. Per quanto riguarda poi le scelte editoriali appare strano che si discuta di libertà di informazione ’a patto che si venda’. Non si deve ritenere ironica la nota sull’autore, nel cui caso per superficialià e rozzezza non si può negare che si tratti di persona ’strappata all’agricoltura’. Anche se probabilmente neppure un campo saprebbe zappare.