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La morte del Papa e quel complotto che non c’è neppure sulla carta

Di Geri Steve (---.---.---.233) 12 febbraio 2012 19:08

Gran brutto articolo, che fa gran confusione e butta tutto in caciara.

La notizia e’ che Romeo avrebbe detto quelle cose e la fonte di questa notizia e’ ignota. 

"il profilo della "fonte" della notizia" -secondo quanto scrive l’articolista- e’ invece il profilo del cardinale Romeo (presentato da Il Fatto Quotidiano), il quale Romeo non e’ la "fonte " di notizia, ma, con le sue riferite dichiarazioni, oggetto di notizia.

Poi leggo: "Il famigerato rapporto... è stato quindi, non senza qualche risata... consegnato al Papa, come da protocollo" e questo mi sembra proprio un falso bello e buono : non risulta affatto che ci sia stato un normale "rapporto" informativo e che sia stato "normalmente" consegnato al papa.

Come ricordato, e’ ignoto l’autore del rapporto (il che non e’ affatto normale) e inoltre il cardinale colombiano Hoyos (che non sappiamo da chi abbia ricevuto quel rapporto) si e’ fatto cosi’ poche risate che si e’ precipitato a Roma, ha chiesto e subito ottenuto da Ratzinger un colloquio per consegnargli e discutere con lui di quel rapporto, che quindi non gli e’ stato affatto "consegnato come da protocollo".

Ovvio che Ratzinger non puo’ dire ufficialmente cio’ che sa sull’attendibilita’ o meno dell’attentato, ma la stessa fuga di notizia e’ un atto che -se l’attentato esiste- tende a contrastarlo, quindi e’ presumibilmente l’atto di qualcun’altro in vaticano che non ride affatto, ma che teme quel complotto.

E certamente non si tratta di un usciere o di una guardia svizzera.


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