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Le Iene intervistano Battisti. Ecco cosa ha detto l’ex terrorista

Di Damiano Aliprandi (---.---.---.202) 5 febbraio 2012 14:19

Siamo stati vittima di un inganno mediatico e trasversale sulla questione Battisti. A parte la sua condanna avvenuta in un clima, quello degli anni 70, dove si cercava un capro espiatorio, qui c’è una questione giuridica oggettiva:

La decisione del governo brasiliano di non concedere l’estradizione di Cesare Battisti è giusta: c’è l’art.3.1.f del Trattato di Estradizione sottoscritto dai due Stati nel 1989, e cioè che l’estradizione debba essere negata quando “la parte richiesta (in questo caso, il governo brasiliano) abbia ragioni ponderabili per supporre che la persona ricercata sarà sottomessa ad atti di persecuzione e discriminazione.... o che la sua situazione possa risultare aggravata. In gioco ci potrebbero essere, dunque, da una parte, la [non] affidabilità del sistema carcerario italiano, e dall’altro, più sostanzialmente l’istituto dell’ergastolo, una pena che la Costituzione federale del Brasile esclude espressamente (Art. 5, XLVII, II), e a cui il Battisti è stato condannato qui da noi. Ora, quando l’anno scorso il Supremo Tribunale Federale aveva negato il rifugio politico al Battisti, ne aveva nel contempo sollecitato l’estradizione “alla condizione formale di commutazione della pena dell’ergastolo con una pena di privazione della libertà di una durata non superiore a trenta anni, con detrazione del periodo in cui egli è detenuto in questo paese”. Il nostro Paese, in assenza di una legge che permetta la commutazione di una pena (dall’ergastolo ad una pena temporanea) per una condanna passata in giudicato, non ottempera questa clausola. 
Gli unici fuorilegge in tutta questa storia sarebbero i nostri governanti ( e noi italiani che siamo vittima di forte ignoranza e manipolazione)che reclamano giustizia e diritto! Cerchiamo di ragionare e studiare. Siamo fin troppo manipolati se continuiamo ad affidare il nostro pensiero ad altri.

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