Riguardo l’argomento trattato in questo articolo,sono apparentemente d’accordo con il Signor Gennaro Carotenuto,che a mio parere, riserva al lettore un aspetto concreto del giornalismo italiano.
Mi fa pensare ,inoltre ,il fatto che ,se tutti facessimo giornalismo partecipativo per comodità,ho paura che le informazioni ,verrebbero storpiate.E’ ovvio che ciò rimane sempre e solo un dubbio ,ma se dovesse verificarsi ,sarebbe grave,per tutta la popolazione.
Resta il fatto che non sono contrario al giornalismo partecipativo ,anzi,favorevole,poichè ,se non esistesse,non vi sarebbe nemmeno il parere del cittadino.Per quanto riguarda lo scrivere sul web o su carta stampata ,è per me,un aspetto indifferente.
Sono inoltre d’accordo con il Signor Carotenuto,riguardo l’ultima parte dell’articolo : sarebbe più corretto che,gli aspiranti giornalisti,studiassero giornalismo facendo la normale "trafila",per divenire ,un giorno reporter di successo.Al fine di godere la bellezza del proprio sogno nel cassetto.
Grazie per l’ascolto e la possibilità di scrivere
concessami.
Mano Albert