Grazie dell’articolo, molto istruttivo.
Credo che in molti siamo
convinti che il "capitan codardo" Schettino non sia l’unico colpevole,
ferma restando la sua colpevolezza e probabilmente il suo record di
"peggior comandante di tutte le marinerie del mondo".
Sia in altri ambienti che in agoravox
(http://www.agoravox.it/Concordia-l-...)
ho sostenuto la mia tesi sulla peggiocrazia che, per l’appunto, ci
spiega perche’ dobbiamo avere il peggior comandante possibile, al punto
di avere l’impudenza di raccontarci che lui non e’ scappato dalla nave,
ma e’ scivolato e caduto in una scialuppa (con il suo bagaglio
personale, il suo computer, il suo vicecomandante e forse con
l’escort).
Quest’articolo apre una interessante falla fra i
segreti inconfessabili della Costa Crociere: e’ probabile che il
comandante fosse a conoscenza dei due fatti:
1) che la nave non avrebbe dovuto affondare
2) che invece la nave sarebbe affondata, perche’ mal costruita.
Se
questo fosse vero, probabilmente qui si trova anche la spiegazione
dell’interminabile telefonata con l’armatore e del voluto incagliamento
della nave: la preoccupazione principale del comandante e dell’armatore
non era quella di salvare le persone, ma di salvare il segreto
inconfessabile che la nave non era costruita a regola d’arte ma di
truffa. Speriamo di ottenere luce e giustizia.
Per inciso, il
Titanic non aveva soltanto i difetti elencati nell’articolo, ma ne aveva
anche almeno altri due, entrambi mortali:
1) timone troppo piccolo,
non proporzionato a lunghezza e stazza della nave: se lo fosse stato,
virando avrebbe evitato l’iceberg
2) ribattini di qualita’ scadente, per cui hanno ceduto anche lastre non toccate dall’iceberg
Il primo era un errore di progettazione, forse anche motivato dal risparmio. Il secondo era una vera e propria truffa.
Morale: la fatalita’ e’ una forma per occultare le responsabilita’.