Va dibattuto il tema della
finanziarizzazione dell’economia, cioè il passaggio dal capitalismo produttivista
(quello per intendersi che investe il denaro per la produzione di merci
traendone profitto) al capitalismo dei mercati finanziari (quello che lucra
denaro per mezzo del denaro, giocando alla più grossa partita continuativa di
Monopoli elettronico mondiale). Infatti sono anche le tecnologie dell’informazione
che permettono di eseguire in frazioni di secondo sia calcoli complessi, sia corpose operazioni di compravendita di titoli
ed altro su differenti borse. Comunque la realtà della finanza globale non
sarebbe mai cambiata alla velocità della luce se in Europa ed in USA non
fossero state progressivamente abolite, a cominciare dagli anni ’80 del
Novecento, le regole precedentemente in
vigore, laddove altri nuovi assetti
venivano introdotti per consentire il massimo sviluppo dei mercati
finanziari e dei loro prodotti “innovativi” (Cdo, Cds ed altro), relativamente
ai quali per la loro entità ed assenza di regolazione, uno dei maggiori
finanzieri del mondo -Warren Buffet- ebbe a definire già nel 2003 i derivati “gli
equivalenti finanziari delle armi di distruzione di massa”! Con queste
de-regolazioni il capitalismo produttivista è andato in crisi, in quanto chiaramente
meno lucrativo, e si è imposto sempre più il capitalismo dei mercati finanziari
e tutto ciò alla faccia degli impreparati politici (collusi?), che si sono
accorti (e nemmeno tanto) di quanto stava accadendo con molto ritardo. I tempi
della politica sono lenti e non possono competere con i nanosecondi
(miliardesimi di secondo) dei click dei computer dei sistemi finanziari ed
allora è questo il vero “spread” che porterà al collasso l’economia mondiale (e
quindi l’esistenza o comunque la qualità della vita dei cittadini del mondo)! Comunque
la POLITICA regoli i sistemi finanziari!
(http://www.agoravox.it/De-finanziarizzare-l-economia-con.html
e http://www.agoravox.it/Sovranita-monetaria-per-de.html).
Marianna Vitiello