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Lettera aperta di un messinese a La Repubblica

Di (---.---.---.77) 27 novembre 2011 01:54

Da 150 anni questo Stato - diretto erede del Regno dei Savoia (si ricordi che Vittorio Emanuele si incoronò Re d’Italia col nome di Vittorio Emanuele II e sottolineo "II") - tratta la Sicilia e anche altre regioni del Sud come delle vere e proprie colonie.

Vogliamo parlare di Mafia? Facciamolo fare a chi la Mafia l’ha coraggiosamente lottata e a causa di essa è pure stato ammazzato; per esempio al magistrato siciliano Rocco Chinnici; ecco cosa dice a tal proposito: «La mafia come associazione e con tale denominazione, prima dell’unificazione, non era mai esistita in Sicilia. (...) La mafia … nasce e si sviluppa subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia».
Durante l’annessione violenta del Regno delle Due Sicilie allo Stato savoiardo, i "piemontesi" cercarono aiuto tra la peggior gente locale, i delinquenti della proto-mafia, che poi furono premiati - tanto a Palermo come a Napoli - ricevendo importanti incarichi di potere. La stessa cosa accadde alla fine della Seconda Guerra Mondiale con gli americani che si fecero aiutare da Lucky Luciano e, poi, premiarono i mafiosi locali dando loro incarichi importanti, come quello di Sindaco, e facendoli risollevare dalla dura batosta che aveva dato loro il prefetto Mori. 
Prima di sparare sentenze e luoghi comuni, ci si informi per benino su questi argomenti!

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