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Monti Bildelberg, Trilaterale e Goldman Sachs: le patacche dei complottisti

Di Truman Burbank (---.---.---.251) 17 novembre 2011 13:04
Truman Burbank

L’articolo usa un artificio collaudato, quello di appiccicare etichette a chi esprime un’opinione. Il sillogismo è "chi critica Monti è un complottista, ma i complottisti sono tutti esaltati, ergo i loro argomenti sono fregnacce".
Il discorso che invece faceva Messori, con molta chiarezza, è il conflitto d’interesse: può un funzionario di Golman Sachs fare l’interesse dell’Italia? La risposta è che farà l’interesse dei suoi capi e non l’interesse dell’Italia.
In modo analogo, Barnard chiariva che per il modo in cui è stata gestita la supposta "crisi di governo" fin dall’inizio (manca la sfiducia al presidente uscente, la consultazione dei capigruppo, il programma di governo, una maggioranza definita,...) l’incarico a Monti si configura come un golpe.
Cos’è un golpe? "Una rivoluzione di palazzo" la definiva qualcuno, cioè nei palazzi della politica sono stati imposti con la forza dei rapporti di potere nuovi. Il golpe degli strozzini è a buon punto. E molti chierici (intellettuali al servizio del potere) difendono gli strozzini che hanno preso abusivamente il potere nelle nostre istituzioni.
E’ una tradizione in Italia mettersi sempre con i potenti.


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