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Il Sindaco di Genova ha definito la tragedia "imprevedibile". Rinfreschiamole la memoria

Di Renzo Riva (---.---.---.231) 7 novembre 2011 01:26
Renzo Riva

Dove sta il problema?

Quando un Paese sta a cincischiare e spendendo 160 miliardi di Euri
nei prossimi 20 anni per i 12 GWp di fot(t)ovoltaico mette una pietra tombale
sull’elettronucleare...
Dove vogliamo andare e come possiamo competere?
L’Italia ha bisogno di figli e le donne in questo sono inattive perciò...

Lettera del prof. Carlo Cerofolini pubblicata il giorno venerdì 28.10.2011 su “La Nazione” e “Libero” e domenica 30 ottobre 2011 su “il Giornale”

Inondazioni
Per la prevenzione i soldi ci sarebbero

Per mettere in sicurezza il territorio nazionale dal dissesto idrogeologico ci vorrebbero 70 miliardi di Euri.

Orbene, gli incentivi che vengono dati all’eolico e soprattutto al fotovoltaico – energeticamente ininfluenti, inaffidabili, intermittenti e quindi inservibili (es. alle 19 d’inverno, quando il Sole non c’è, occorre avere disponibile in rete ben 55 GW di potenza), tutti gli utenti elettrici prossimamente spenderanno per incentivarle – con i soldi pagati in bolletta – almeno 160 miliardi di Euri in 20 anni, ovvero otto miliardi annui.

Soldi sprecati che invece in un corretto e intelligente rapporto costi benefici in nove anni consentirebbero di mettere in sicurezza da frane e alluvioni tutta l’Italia.

I cittadini riflettano ed i politici agiscano, anche perché
ciò che non è economicamente sostenibile – come appunto l’eolico e il fotovoltaico –
non è neppure ecologicamente compatibile.

Carlo Cerofolini
Sesto Fiorentino (Firenze)


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