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Rachida Dati e le femministe "retrograde"

Di Virginia Visani (---.---.---.96) 12 gennaio 2009 17:28
Virginia Visani

Ammiro il gesto di Rachida che dimostra quanto la maternità (per di più di una donna single) sia un bene irrinunciabile in nome della carriera . Tuttavia,non pensa Rachida che per un bimbo si debba lasciare perdere un impegno, importante o ininfluente che sia.
Quanto alle femministe, mi chiedo: chi sono? dove sono? Sono le donne che trent’anni fa o giù di lì, hanno lottato per il diritto alla licenza post-partum?O non sono invece quelle che, sempre negli anni ’70, inneggiavano alla maternità e al parto come alla scoperta di una femminilità troppo repressa da un’emancipazione tutta al maschile?
Ricordo allora l’enfatizzazione che veniva fatta del "parto in casa", al chiaro di luna, magari con il sostegno del guru del parto fatto in casa, Léboyer.... Si è rischiato allora di creare una "contro-ideologia", femminista anche quella.
Ma la conquista vera, quella di cui le donne che hanno a lungo riflettuto su stesse, dovrebbero andare fiere è la libertà. Peccato che molte ne abbiano tuttora paura perché la libertà è responsabilità.


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