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Attenzione alla manina della manovrina sul Lodo Mondadori

Di (---.---.---.223) 12 luglio 2011 17:33

Caro Paolo, capisco perfettamente quello che vuoi dire, e anch’io, come te penso, che siamo animati da un sano senso di giustizia (qui non c’entra essere antiberlusconiani), vorrei che "il bar" ritornasse al legittimo proprietario. Probabilmente però l’Ing. De Benedetti neanche ci avrà provato a chiederlo indietro (la Mondadori ovviamente, fuor di metafora), e sta sperando in un equo risarcimento, già ridotto a 560 milioni di euro, quando lui chiedeva 1 miliardo di euro, forse troppo. Il fatto è che sono passati i decenni e ancora la Cir non è certa di avere giustizia. Infatti, se passa la richiesta dei legali-onorevoli del premier di ritardare il pagamento fino alla Cassazione per evitare il fallimento della Mondadori, e probabilmente riusciranno a dimostrarlo, l’Ing. ha ancora di che aspettare! La futura sentenza poi probabilmente ridurrà ancora la cifra, sempre che si celebrerà il processo, se nel frattempo non passa qualche norma ad hoc, qualcosa di simile a quella già tentata subdolamente con "la manina nella manovrina". E allora l’Ing. non solo non avrà indietro "il bar", ma nemmeno in congruo risarcimento! Siamo in Italia mica altrove, e qui tutto può succedere! Anche altrove però credo, semplicemente la giustizia non esiste più a certi livelli: essa è manipolabile dal potente. A tal proposito le trascrivo una massima del legislatore e poeta ateniese Solone vissuto, pensi un po’, tra il 600 a. C. e il 500 a. C.: 

"La giustizia è come la tela del ragno: trattiene gli insetti piccoli ma quelli grandi la bucano".  

 


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