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Una mafia che apparentemente non spara

Di Ugo Di Girolamo (---.---.---.193) 21 giugno 2011 20:01

Ciconte ha ragione, il cuore della questione mafiosa è il rapporto tra gruppi criminali organizzati e politica, per sconfiggere le mafie occorre spezzare questo rapporto. Gli strumenti legislativi oggi esistenti deputati a interrompere questo legame sono essenzialmente 2: la legge 221/91 per lo scioglimento degli enti locali infiltrati e il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Cantone si è fatto potavoce da un paio di anni, insieme a Forgione, della stazione unica appaltante. Di questi tre strumenti il primo è stato annullato con il cosiddetto decreto sicurezza dell’estate 2009, il secondo non è mai riuscito ad impensierire i politici, in quanto reato di difficile dimostrazione, il terzo che - al momento - è solo una proposta a mio avviso finirebbe per aggravare la situazione senza ottenere i risultati sperati. Ci sarebbe un’altra strada da percorrere per spezzare questo antico legame e su questa ipotesi all’incirca un mese fa ho inviato un articolo da me preparato alla redazione di agoravox. A distanza di un mese e più non so questo articolo che fine ha fatto, se si è perso nei meandri del web o se molto più probabilmente la redazione lo ha ritenuto - al pari di Narcomafie - inopportuno.


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