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Benedetta primavera: confronto tra la rivoluzione araba e quella italiana. Una proposta di dibattito

Di pint74 (---.---.---.139) 15 giugno 2011 19:29
pint74

Articolo ricco di interessanti riflessioni...
Purtroppo ritengo che da noi la primavera sia ben lontana...Al contrario dei paesi del medio oriente,qui vige ancora,nel popolo,l’illusione di poter uscire da questa crisi,l’illusione che i partiti lavorino per loro,l’illusione che il mondo sia solo calcio e reality.Il popolo inzia ad aprire gli occhi ma siamo ben lontani dall’arrivare all’esasperazione come in egitto.Solo l’esasperazione può accendere la miccia della rivolta e ,forse,del cambiamento.Per ora ,le poche proteste che ci sono in Italia,sonoignorate o saffocate a suon di manganello.Quando arriveremo al dunque,come nei paesi arabi,si spera che polizia ed esercito aiutino la popolazione o sarà anche qui un bagno di sangue come in Siria.
L’illusione della democrazia regge solo fino a che il popolo non si accorge che il suo lavoro,o meglio,la sua schiavitù ,permette vite da nababbo a pochi e vite a malapena vivibili per molti.
Quando l’illusione si rompe ,il governo,inizia,come succederebbe quasi ovunque,ad inculcarci "democrazia " con manganelli ed arresti.
Se poi la popolazione non ci stà e continua a non voler rimanere schiava,c’è il sensibile rischio che il governo tolga la maschera e si riveli per quello che per me è.Un sistema che serve a fornire soldi a poche lobby e taciti ed illusi schiavi che lavorino per questo scopo.Qui è l’intera ottica che abbiamo della democrazia che deve cambiare e con essa i rappresentanti che ci scegliamo .


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