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La vera sfera di cristallo: i referendum e la rete

Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 15 giugno 2011 12:23
Rocco Pellegrini

 Damiano, il cambiamento che abbiamo analizzato in questo pezzo non comporta automaticamente il cambiamento del sistema politico che resta quel che tu dici. Noi ci siamo limitati ad evidenziare come il territorio essenziale dello scontro di oggi ed, ancor più, di domani sia la rete. E’ una cosa che diciamo da tanto tempo, anche quando non era così chiara come è diventato oggi, che comporta un processo di profondo rinnovamento del sistema politico come conseguenza del protagonismo sociale. Facebook è stata impressionante già nelle amministrative ma ancor più nel referendum perché ha metabolizzato, riplasmato e rilanciato la perseveranza e la determinazione di una "sterminata massa di nani". Le contraddizioni del governo, che non ha osato sfidare in campo aperto questa enorme massa apparendo goffo e contraddittorio, sono sotto gli occhi di tutti e la stessa opposizione è stata trascinata. Queste cose, per l’Italia, sono cose nuove e ci lasciano capire che chiunque vorrà esercitare potere dovrà fare i conti con questo "comitato centrale in riunione perenne" che reagisce in tempo reale e discute su tutto e di tutto. La cronaca potrà essere ancora quella paludata di un parlamento vecchio e stanco ma nulla sarà come prima e lo smarrimento della vecchia politica ormai è palese. Il compito nostro, di chi si riconosce in questo cambiamento perché ci ha messo del suo, ad esempio con Agoravox che continua a macinar record di attenzione, è quello di aiutare questo movimento a costruire il paese nuovo. Senza fretta e demagogia ma con la convinzione che gli strumenti per cambiarlo questo paese sono tutti nelle nostre mani.



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