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Referendum sul nucleare: un rito ipocrita e demagogico

Di Luigi Nicotra (---.---.---.198) 14 giugno 2011 15:03

Ad urne chiuse ed a risultato " bulgaro " - non poteva essere altrimenti - acquisito, torniamo a ragionare, almeno ci proviamo.

Allora, circa le riserve di uranio, i maggiori paesi produttori ( Australia, Canada, Kazakhstan, Russia, Niger, Namibia ed altri ) si stima ne abbiano per alcune decine di anni.

Posto, per altro, che come Einstein diceva, non c’è nulla di infinito salvo l’universo e la stupidità umana, alcuni paesi come Cina, India e Canada stanno indirizzando le loro ricerche ed affinando la loro tecnologia al fine di utilizzare il " torio ", minerale sul quale da tempo si spende il Prof. Rubbia. Ancora di recente, in un’intervista del 29 marzo, il fisico ha sostenuto che il ricorso al torio prsenta numerosi vantaggi per almeno 5 motivi:

le centrali produrrebbero un millesimo delle scorie radioattive prodotte dall’urnaio e la sua radioattiovità durerebbe solo 30 anni contro i 300.000 di quelli attuali;

le centrali produrrebbero 200 volte di enrgia in più a parita di materiale fissile;

la sua tecnologia è inutilizzabile per la costruzione di armi nucleari;

le centrali risulterebbero molto più sicure;

il torio è 10 volte più abbondante dell’uranio.

Ciò detto, quello che maggiormente c’è da temere, all’esito del referendum, non è solo e tanto che non verranno costruite le centrali, ma quel che è peggio verrà nuovamente abbandonata l’intera ricerca perchè essa stessa considerata " farina del diavolo ".

In tal modo, mentre gli altri paesi continueranno a fare ricerca sul nucleare evoluto, quand’anche avessero deciso di chiudere le attuali centrali, con calma e con tutto il tempo che la riconversione richiede, noi continueremo non solo a dipendere daglli altri per soddisfare il ns. fabbisogno energetico, ma anche dal lato della ricerca e dell’evoluzione tecnologica.

Risposta alla domanda maliziosa di xxx.ecc.144: non soffro né dellla sindrome " nimby ", né di quella " banana " e sono disposto a fidarmi di chi mi fornisce argomenti seri, chiari e verificabili e che da sempre dà prova di credibilità ed affidabilità come il Prof. Veronesi. La mia risposta è, pertanto, SI.

Cordialmente,

LN

 


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