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Parte l’inceneritore di Acerra

Di Giovanni Macchia (---.---.---.143) 27 dicembre 2008 01:01

Io sono un pò in imbarazzo a rispondere, dopo quanto scritto da Alessandro. Io vivo in provincia di Taranto che, come sapete, non è proprio il paradiso terrestre, anzi... Diossina a volontà, stando a dati scientifici. Ma quanto scrivete, credetemi, mi fa sentire male come cittadino. Non per quello che scrivete, che è un grido di dolore che vi accomuna entrambi, ma per il fatto che le istituzioni in Campania sono latenti (vedi la risata del brigadiere di turno di alessandro). E quindi capisco quanto dite, forse anche io mi comporterei alla stessa maniera. E, credo, che i politici che stanno in quella regione e vanno a Roma dovrebbero essere loro a denunciare questi roghi. MA, per favore, non abbandonate una lotta ragionata che non è rivoluzione o guerra, ma si avvicina. E, sopratutto, usate internet. Se quel progetto di cui parlate va in porto, non ci sarà brigadiere o maresciallo che tenga. MA sapete che esiste la polizia provinciale, che ha compiti di protezione ambientale? Rivolgetevi a quella, la prossima volta... provateci.. chissà... Ma non arrendetevi e, sopratutto, non dite che i vostri concittadini si meritano quanto sta succedendo. Non è giusto, credetemi... non lo sarebbe neanche se fosse vero. La paura, l’ignoranza e il non poter lavorare portano le persona a fare scelte sbagliate... ma non me la sento di criticarle, ma di convincerle a sostenere qualcuno che possa aiutarle, quello sì. Il punto è: chi? E qui sta il vero dramma...


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