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Referendum per l’acqua pubblica in forse. Come ti blocco il cittadino

Di Geri Steve (---.---.---.146) 23 aprile 2011 01:32

Scippo Refendario e Assassinio della Democrazia

Frediani fa bene a denunciare i grossi interessi che, con le consuete maxitangenti, ruotano intorno al nucleare e all’acqua; Rodota’ fa benissimo ad evidenziare come il governo si prepari la strada per poi legiferare in spregio alle volonta’ referendarie, ma il punto su cui –secondo me- si deve battere, e’ la totale distorsione del concetto di democrazia, in nome della quale si uccide proprio l’autentica democrazia.

Berlusconi e i suoi complici utilizzano i loro ampissimi spazi nei media per ribadire che chiunque ostacoli la maggioranza e’ antidemocratico.

 Il mantra, sistematicamente ripetuto, suona cosi’:

“Chi ha perso le elezioni deve tacere e imparare da chi sa vincerle, chi ha vinto le elezioni puo’ fare tutto quel che cazzo vuole, perche’ il popolo lo ha eletto proprio perche’ cosi’ faccia. Se poi il popolo e’ convinto che la maggioranza governi male o faccia il contrario di quanto e’ stato promesso, il popolo deve rispettosamente aspettare che termini il mandato per poi eleggere qualcun altro. Se poi questo qualcun altro fara’ ancor di peggio, il popolo deve tacere, perche’ e’ colpa sua che li ha eletti”.

 E’ quindi il caso di svegliarsi ed affermare chiaro e forte che il mantra e’ una menzogna ripetuta, perche’ la democrazia e’ tutt’altro: Giorgio Gaber cantava che la democrazia e’ partecipazione, e cosi’ cantando toccava proprio il punto principale.

 Le folle che sempre hanno applaudito i dittatori recitano una farsa della partecipazione, perche’ quelle folle non sono soggetti informati che hanno attivamente contribuito alle scelte del dittatore: semplicemente le subiscono, e applaudono il dittatore quando e’ cosi’ generoso da informarli sul loro futuro.

 Le scelte di governo sono spesso scelte complesse, che dovrebbero essere le migliori scelte disponibili a quel momento: E’ proprio su questi punti che si misura la partecipazione dei cittadini nell’indirizzare e controllare i loro rappresentanti.

 L’espressione della volonta’ dell’elettorato attraverso i referendum sarebbe una delle forme piu’ alte e piu’ efficaci di democrazia. Purtroppo in Italia i referendum sono condizionati da una legislazione  illogica che ne diminuisce l’efficacia, o -forse meglio- da una legislazione cosi’ ben architettata da renderli poco efficaci: possono essere soltanto abrogativi, il che rende difficile all’elettorato esprimere chiaramente il proprio parere e ottenerne la realizzazione, inoltre sono condizionati da un quorum illogico che permette ai conservatori di far vincere il  “no ad ogni cambiamento”, attribuendosi illegittimamente tutte le astensioni, come se fossero voti favorevoli al “ no “.

 Malgrado tutti questi limiti e difetti, i referendum, le poche volte che “hanno sfondato”, sono stati tappe fondamentali della nostra storia: il divorzio, l’aborto, e -per l’appunto- il nucleare.

 Oggi accade che la maggioranza si permetta di sfuggire alla verifica referendaria , rubando i referendum e uccidendo cosi’ la democrazia, per di piu’ preparandosi, dopo aver evitato la sconfitta, a fare esattamente il contrario di cio’ che vogliono gli elettori. E la maggioranza lo sa bene cosa vuole l’elettorato: lo ha appreso e misurato con i sondaggi, ed e’ proprio per i risultati di quei sondaggi che oggi la maggioranza fugge dalla prova elettorale: perche’ sa che non sarebbe piu’ maggioranza.

 E siccome quei politici –forse tutti i politici- sono dei professionisti della truffa, usano il loro potere sull’informazione per convincere gli italiani che va bene cosi’, che non c’e’ ne’ scippo ne’ assassinio, anzi che quella porcata sarebbe la vera democrazia, perche’ sarebbe una porcata fatta da gente eletta, come se gli elettori li avessero eletti esattamente con il mandato di farli fessi…

 Saremo capaci di far risuonare chiara e forte la nostra voce a fronte di queste rapine di referendum e di democrazia?

 Saremo capaci di affermare in maniera chiara e inequivocabile che chi si presta a tali porcate ha perso ogni legittimita’ a governarci?

 Altri popoli, finora governati da dittatori supportati dall’islamismo, ne sono stati capaci.

 E noi? Noi che saremmo la democrazia nata dalla resistenza al fascismo abbiamo gia’ dato tutto il possibile sessantacinque anni fa?

Se non sapremo reagire, vorra’ dire che perdiamo una democrazia in cui noi non crediamo piu’.

 

Geri Steve


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