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Senza il nucleare si ritorna alle caverne

Di paolo (---.---.---.70) 20 marzo 2011 22:18

In effetti Gianluca questo è proprio il dilemma di fondo ,hai proprio ragione , concordo totalmente .

Se si rivedesse completamente il modo di vivere ,cambiando radicalmente i costumi consumistici , allora sicuramente il nucleare sarebbe inutile . Il problema è chi comincia e come .Facile a dirsi ,più difficile a farsi . Purtroppo i media educano al consumo e non viceversa , anche se una qualche sensibilità al risparmio energetico in questi ultimi anni si è sviluppata ,penso per esempio nell’edilizia .

Ma se il trend consumistico continua come ora ? tra dieci anni o venti anni (max) ,noi ci troveremo in grossissime difficoltà energetiche (a prescindere da quello che sta succedendo in Libia) e allora come risolviamo . Dall’energia dipende tutto . Se bastassero le fonti rinnovabili ,io escluderei a priori il nucleare , però al momento nessuno ha ancora dimostrato ,a parte le facili illusioni di gente che sogna ad occhi aperti, che ciò è possibile .Poi il secondo problema è quello legato alla combustione dei fossili (in Italia 80%) . Come la riduciamo questa quota ? 
Tirando le somme io non vedo proprio come si possa (oggi) non prevedere tra dieci anni l’inizio di una produzione di energia attraverso il nucleare . Se qualcuno mi offre la soluzione alternativa , la sottoscrivo subito .
L’errore gravissimo che farebbe il governo ,se è cosi come sembra , sarebbe quello di penalizzare le fonti alternative puntando tutto sul nucleare .

ciao


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