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I cinquanta “coglioni” di Fukushima

Di Gianluca Bracca (---.---.---.103) 19 marzo 2011 01:32

In assenza di seri dibattiti sui media di massa, tenuti da persone preparate e non assoldate da alcun potere, cerchiamo di fare di necessità virtù, almeno per chi ha la volontà di cercare di capire cosa realmente significhi NUCLEARE e quali siano le implicazioni che ci possano riguardare, a tutti i livelli.


Per il Bene Comune ha quindi raggiunto e intervistato il prof. Luigi Sertorio, docente di Ecofisica presso l’Università di Torino.
Allievo di Edoardo Amaldi, ha dedicato la sua intera vita lavorativa al settore nucleare, militare e civile. E’ stato per lungo tempo al Los Alamos National Laboratory negli Stati Uniti, dove ha approfondito gli studi sul reattore francese di ultima generazione (Superphénix) ed ha lavorato per anni come direttore di programmi scientifici per la NATO. E’ autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche e diversi saggi divulgativi.

Sarebbe cosa saggia che televisioni e giornali dessero la parola a persone di questo calibro, ma così non è: tutti gli spazi sono ormai occupati da "tuttologi", pseudo-scienziati e pseudo-professori a gettone, politici che tutto conoscono tranne ciò di cui parlano. Per gli italiani va bene così. L’ha detto la TV in fondo.

Ma non per tutti.

Un’ora di ottima informazione. Da condividere per riflettere prima del voto referendario sul nucleare italiano.

Il Punto, speciale nucleare con il prof. Luigi Sertorio:

Nucleare, qualche domanda scomoda:
 
"Non parlateci di nucleare e di rinnovabili a sostegno dell’utopia del consumismo, parlateci di non consumismo, cioè della realtà".

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