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Veronesi, il nucleare e gli sponsor della sua Fondazione

Di Renzo Riva (---.---.---.4) 6 marzo 2011 22:02
Renzo Riva

Gentile dott.ssa Adriana,
Lei scrive:
...non si può parlare mai di rischio zero. Inoltre il nostro paese è un paese a alto rischio sismico, in USA mica le centrali nucleari le hanno costruite sulla faglia di Sant’Andrea! 
La invito a leggere un articolo de "Le Scienze" del mese di maggio 2007 b. 465, reperibile in qualsiasi biblioteca, che si dispiega su quattro pagine, se non ricordo male verso la pagina 80 dal titolo:

Crescere con Chernobyl
Dopo anni di lavoro nella zona radioattiva, due scienziati hanno imparato una dura lezione sulla politica, sui preconcetti e sulle sfide da affrontare per fare buona scienza. Di Ronald K. Chesser e Robert J. Baker

Gli effetti a lungo termine sull’ambiente e sugli esseri viventi investiti dalle radiazioni rilasciate dall’incidente di Chernobyl sono ancora in fase di studio.
Le ricerche di questo tipo sono soggette a diversi fattori che ne minano l’attendibilità, come l’influenza della politica, i preconcetti degli scienziati e le procedure sperimentali con standard troppo permissivi.
Per comprendere l’eredità dell’incidente si devono stabilire standard severi per la radioecologia ed eliminare tutti i fattori che minano il rigore scientifico degli studi.
http://lescienze.espresso.repubblica.it/edicola_mese/LE_SCIENZE/1300785

Inoltre voglio dirle che potrà apprendere dal prof. Marino Mazzini e-mail: [email protected]
al quale può chiedere i dati che desidera, quello che gli ho sentito dire nelle sue conferenze:
L’industria nucleare è l’attività economica industriale la più sicura; come il mezzo di trasporto più sicuro è l’aereo anche se in una volta sola morirono 583 persone nel disastro aereo di Tenerife il 27 Marzo 1977.
http://www.inmeteo.net/wiki/index.php?title=Disastro_Aereo_di_Tenerife&redirect=no
Dottoressa le risulta per caso che dopo quel fatto chiusero gli aereoporti?
Le risulta che dopo la morte di 140.000 persone, l’invalidità grave e permanente di altre 250.000 persone ed il ferimento non grave di altre 400.000 persone negli incidenti automobilistici accaduti nelle strade italiane negli ultimi venti anni ci sia qualcuno che ha chiesto la chisura delle stesse?
Ecco questo le da la dimensione di quanto deficienti siamo in Italia.
Un popolo da bastone e carota; non di rivoluzionari ma di briganti.
Siamo gli unici in tutto il Mondo che abbiamo chiuso le due centrali funzionanti e che dovevano ancora essere ammortizzate e dare il giusto reddito che da loro ci si attendeva.
Signora dott.ssa non si lasci fuorviare da ragionamenti sequenziali alla Dinicoli che in teoria sembrano ineccepibili, frutto di una capacità comunicativa fuori dal comune ma che ad un esame logico più approfondito risulta in difetto e totalmente mancante d’informazione.
Mai confondere l’informazione, supportata dal ragionamento logico e che non falla alla prova dei numeri, con la comunicazione che essendo finalizzata alla propagazione di messaggi accattivanti e coinvolgenti non deve sostenere la prova del vero-falso.


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