Dal “ghe pensi mi” a premier “imbrigliato” >
Nel 2001 Berlusconi, leader del “ghe pensi mi”, sottoscriveva impegni tipo ridurre le tasse e dimezzare la disoccupazione.
Ancora un anno fa il Governo approvava quel Decreto anti-corruzione di cui si sono perse le tracce. Ora la Corte dei Conti constata che la corruzione, nel 2010, è cresciuta del 30%. Evasione fiscale, corruzione e sprechi di denaro pubblico fanno un “malloppo” da 290 miliardi all’anno.
Ma oggi Berlusconi, da premier “imbrigliato”, vede un’unica priorità: tagliare le unghie a quel potere Giudiziario che attacca e mortifica libertà e democrazia.
Prioritario è per lui riformare la Giustizia (divisione carriere, prescrizione “breve”, taglio intercettazioni) e la Corte Costituzionale.
Per lui è essenziale impedire che i “nominati”, votati dal popolo, siano sottoposti a processo penale (immunità).
Intanto la crisi, la ex-ripresa passata a "semi-crescita", continua a pesare su imprese e famiglie come Se fosse Stagnazione …