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Primarie: l’élite del PD deve rispettare gli elettori

Di (---.---.---.233) 24 gennaio 2011 16:27

Cari amici di AV,

questo articolo, con tutto il rispetto e l’ammirazione per il lavoro sin qui da voi svolto, è estremamente discutibile. Che non ci siano prove di brogli, a meno di 24 ore dal voto, è semplicemente ovvio. Ma se chi ha scritto l’articolo avesse vissuto da Napoli la campagna elettorale di questi mesi diciamo che... ehm... qualche elemento in più sulla questione brogli l’avrebbe ottenuta.
In tutta franchezza, detto da uno che non ha votato nessuno dei candidati, mi risulta che solo Libero Mancuso e Umberto Ranieri, tra i candidati, non abbiano dato vita a sistemi molto discutibili di compravendita o scambio di voti.
Cozzolino, naturalmente, consapevoli del suo pedigree politico, è additato dai più come il peggiore. E probabilmente non si va lontano dal vero. Oddati ha promesso qualcosa al mondo della cultura, e naturalmente siccome la cultura in questa città è appannaggio di pochi, l’han votato in pochi.
Bisognerebbe infatti chiedere a Cozzolino delle pratiche diffuse in questi giorni di voti richiesti dai proprietari di vari centri di sanità privata (che per 15 anni hanno sostenuto Bassolino, poi l’anno scorso sono passati improvvisamente con il centrodestra) ai loro dipendenti, ai familiari dei loro dipendenti, in cambio di assicurazione sul proprio posto di lavoro. La prova richiesta, naturalmente, le ricevute dei voti in quel determinato seggio. L’han fatto i sostenitori di Cozzolino, alcuni qualificati personaggi che lo sostengono. Di questo, prima di scrivere un articolo del genere, che san tifica una vittoria ottenuta da un uomo da sempre tra i più potenti della regione, bisognerebbe tenere conto.
Saluti,
Peppe Di Lauro

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