Rilevo con piacere i commenti che seguono alla mia replica alla lettera
aperta di Saviano. Quando si parla di violenza il discorso è difficile
liquidarlo in poche battute o in replica a qualche lettera scritta forse
d’impulso ma con intenti ben chiari.
Quella che si è realizzata a Roma è stata una violenza difensiva, come
reazione allo stato presente delle cose. Gli studenti, la maggior parte
di essi non hanno preso le distanze da ciò, e su questo dato occorre
riflettere, perchè se la violenza difensiva è stata l’unica via per
farsi sentire vuol dire che qualcosa non funziona.
Il fatto che gli scontri di piazza abbiano celato il resto della
manifestazione è discorso che non condivido per un semplice motivo
.Primo perchè fino alle 13 la manifestazione è stata pacifica ed i
contenuti sono stati diffusi e continueranno a trovare spazio, secondo
perchè è sempre accaduto e sempre accadrà il fatto che la stampa
controllata, che poi è quella che monopolizza l’informazione vada alla
ricerca dello scontro, della vetrina rotta ecc. Probabilmente la
repressione sarà ancora più dura, ma credo che gli italiani dovranno
interrogarsi perchè si è stati costretti a ricorrere a quel tipo di
esternazione per far sentire la propria voce. E ripeto costretti.
E sul punto per quello che si percepisce per le città, in giro, è che la
rabbia dei ragazzi, degli operai, non ha trovato ferme condanne...anzi
direi che è stata compresa anche se non giustificata.
Sulla questione poliziotti ecc ho scritto appello che credo agorà
pubblicherà a breve dove invito tutti all’unità alla lotta e nella
lotta.
Accetto le critiche con piacere, l’importante è confrontarsi e non aver
timore di esprimere ciò che si pensa, specialmente oggi dove la libertà
di dire quello che si pensa è minata dalla repressione preventiva .
cordialmente
M.B.