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L’obbedienza non è più una virtù: Antigone

Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.162) 6 dicembre 2010 12:53
Gian Carlo Zanon

Bell’articolo, i miti si ripresentano sempre a ricordare cosa sia l’umanità e per farci riconoscere cosa sia la disumanità. Antigone con sua ribellione contro le leggi disumane e ad personam di Creonte ci racconta sempre della ribellione e del rifiuto di leggi assurde e violente scritte da uomini assurdi e violenti; ci dice che è la legge interna che conta, quella degli dei inferi che sono vivi da sempre; dice la ragazza di Tebe : "queste leggi, ma vivon sempiterne, e quando sorser non conosce alcuno." . Queste leggi che sorsero alle primi luci della nascita di ogni essere umano quando erano così certi l’odio e l’amore. Antigone sarà sempre sulle barricate per difendere nell’essere umano quel senso di giustizia umana, spesso dimenticata, che è in noi stessi, in noi che, fintanto che salviamo, come cosa sacra, il ricordo di un mare calmo e di una carezza straziante, sappiamo distinguere sempre cosa sia umano e cosa sia disumano. E non è certo un Creonte da quatro soldi che ci fa dubitare di noi stessi.


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