le cosiddette "rivelazioni" di wikileaks per ora non rivelano assolutamente nulla. Quello che è chiaro è che questa operazione dai contorni oscuri getta una montagna di discredito sulla diplomazia USA. Sarebbe utile che ci interrogassimo sul "cui prodest" e sul chi possa essere il mandante di una operazione mediatica che non può essere stata messa in piedi da un solo uomo. In tutto il mondo le opposizioni hanno assunto una posizione prudente e tendenzialmente orientata a difendere le istituzioni del proprio paese.
In Italia no. Peccato, altra occasione persa.