Caro Francesco, certamente, come dici tu, eutanasia e testamento
biologico sono soggetti alle idee di ognuno; e allora dove sta la
differenza? Leggendo il tuo articolo sembra, forse mi sbaglio, che tu
metta sullo stesso piano gli ideologhi del pro-vita e chi vuole
scegliere di avere un fine vita che conservi la dignità umana. Se è
questo che intendevi ebbene è un inganno per il semplice motivo che
nessun ateo, nessun laico e nessun credente che rispetti la libertà
altrui si sognerebbe mai di obbligare qualcuno a morire o a far morire
un’altra persona; mentre i talebani della vita ad ogni costo vogliono
imporre la loro credenza religiosa anche a chi pensando non può credere a
questi deliri mistici. In questo modo essi si pongono, come i preti,
fuori dal secolo, e quindi al di fuori della società civile che
dovrebbe, e in Italia il condizionale è d’obbligo, proteggere le libertà
individuali.
Per queste persone religiose e illiberali alla vita non serve
l’aggettivo ’umana’ perchè, secondo loro, la vita è solo quella eterna
dell’anima che inizia con la morte.