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I rifiuti di Napoli: la società civile batta un colpo

Di sandrokhan80 (---.---.---.141) 26 novembre 2010 01:48

Carissimo Luigi, mi dispiace ma non è il monologo di Saviano ma il tuo articolo a non convincermi fino in fondo. Vorrei qui esporrei i passaggi che trovo non convincenti ed esporti le mie ragioni:

 1) Tu dici: << Quando Saviano dice che le discariche della Campania sono piene di immondizia che arriva dal Nord Italia, rischia nuovamente di scivolare sulla buccia di banana della contrapposizione fra un Nord cattivo ed approfittatore ed un Sud buono e vittima. Fornisce così ancora una volta un assist, di cui francamente dubito vi fosse bisogno, alla Lega che potrà agevolmente farne un uso strumentale al suo tornaconto elettorale, gridando al meridionalismo piagnone e vittimistico che, incapace di assumersi le proprie responsabilità, pretende di addebitare le cause del proprio degrado ad altri, al Nord nella fattispecie. >>. Allora non denunciamo l’ignominia commessa da (ahimè) una larga parte dell’imprenditoria settentrionale contro le popolazioni meridionali con la complicità delle mafie! E’ perché? Per non offrire assist alla Lega o scivolare su bucce di banana? Mettiamo tutti questi crimini nel silenzio per non sembrare i soliti meridionali piagnosi! Magari anche gli ebrei era meglio se stavano zitti sui campi di concentramento per non mettere troppo in brutta luce i nazisti!

 2) Tu dici: << Lo stesso dicasi, ed ecco il secondo però, a riguardo della provenienza dei rifiuti napoletani. Un conto è dire che parte dei rifiuti “napoletani" destinati alle discariche possa essere di provenienza esterna, altro è sostenere apoditticamente che “le discariche di Napoli si riempiono perché sono piene di rifiuti del Nord Italia, la Campania è da anni la pattumiera del Nord Italia e di parte dell’Europa, ecco perché si riempiono così facilmente". Ora, è esercizio fin troppo semplice replicare che lo spettacolo indegno per l’Italia e per Napoli delle enormi quantità di rifiuti giacenti nelle strade, nelle piazze, nei vicoli di quella città sono, senza ombra alcuna di dubbio, di produzione locale>>. E’ ben noto che i rifiuti "alieni" alla realtà campana (che ha peraltro subito ultimamente un processo di desertificazione industriale, se ti interessa) sono milioni di tonnellate. Pensa solo al milione di tonnelate dei rifiuti di Marghera riversati nella discarica di Pianura. Una discarica si riempie fino a tracimare quando si parla di milioni di tonnellate di rifiuti! Poi se ne devono fare delle altre nuove. Siccome lo stato (e la dura esperienza) non da nessuna garanzia che il riversamento dei rifiuti tossici non continui, la gente si ribella...... oggi può fermare lo stato che costruisce le discariche con la protesta! Domani i camion della camorra non li ferma nessuno! Capito perché i rifiuti "locali" rimangono in terra?

 3) Tu dici: << Non dimentichiamo, poi, che la Campania, fino al recente passato e per parecchio tempo, ha “esportato" i propri rifiuti sia all’estero (Germania, con costi notevolissimi per l’intera comunità nazionale) che in Italia quando, nel 2008, ebbe l’aiuto solidale di diverse regioni come la Lombardia. Insomma, una sorta di perverso import/export d’immondizia che ha mortificato e mortifica da anni la Campania >>. I rifiuti "esportati" sono stati quelli dell’ emergenza rifiuti “elettorale" del 2008. Il prezzo pagato fu alto, i risultati scarsi..... in quanto la maggior parte dei rifiuti sono finiti 1) in ecoballe che formano piramidi nelle campagne di Giugliano; 2) negli inceneritori, dove, per decreto, quello che è non combustibile e tossico nel resto di Italia in campania diveniva legale. La vera solidarietà della Lombardia mi piacerebbe vederla nell’aiuto ad eliminare piano piano dalle discariche e dalle campagne campane anni e anni di rifiuti tossici che il loro mondo economico industriale ha prodotto e poi ha così generosamente regalato ai campani.

 4) Tu dici: << E’ senz’altro vero, sulla base di numerose inchieste giornalistiche e giudiziarie, che la Campania sia o sia stata ricettacolo di rifiuti speciali o tossici di provenienza allogena, non necessariamente esclusivamente dal Nord Italia. Come è altrettanto vero che se questo è avvenuto, è perché la camorra ne ha fatto un business>>. Ed è pure altrettanto vero che se questo è avvenuto è perché c’è stato una "domanda" dei servigi della camorra. Nel business c’è la domanda e l’offerta. Allora criminalizziamo solo quelli che offrono i bambini ai pedofili e non i pedofili stessi per il motivo che loro non hanno fatto un business della loro perversione.

Tu ancora continui: << Ma dubito che tutto questo possa essere spiegato, sostenendo semplicisticamente che: Per un’azienda la voce "smaltimento rifiuti tossici" è pesante, nessuno vuole pagare 62 centesimi al chilo, la camorra per otto centesimi ti risolve tutto, la camorra li prende e ci guadagna due volte perché rivende i rifiuti tossici come fertilizzante>>. E’ quale è la spiegazione secondo te? Risparmiare 54 centesimi a kilo per milioni di tonnellate vuol dire milioni di euro risparmiati per un’a singola azienda, miliardi per un intero comparto industriale. Per te i soldi non contano? Camorristi ed industriali che pensano ai buoni sentimenti?

 5) Tu dici: << Beh, se così fosse, sarebbe altrettanto semplice pensare che questo meccanismo si potesse riprodurre altrove, che so, in Lombardia, in Emilia Romagna o in Val d’Aosta ........ In buona sostanza, se business are business, se è un problema di vile denaro, se “l’appalto" alla camorra del “trattamento" dei rifiuti tossici nasce da una mera esigenza di contenimento del costo di quel servizio, per quale motivo non ha potuto allignare altrove con le dimensioni che il fenomeno ha assunto in Campania? La risposta e non la domanda, in tal caso, sorge spontanea: forse perché la Campania ha una sua specificità, una sua peculiare storia di malaffare e di malgoverno fatti sistema >>. Prima i rifiuti tossici si portavano in Africa, poi hanno deciso di economizzare e sversarli in campania.Tu banalizzi la situazione di un territorio dove è frequente riscontrare che il sentire della gente è che lo stato ad un certo punto ha deciso di fare dietrofront ed arrendersi….. abbandonarli! Conosci il motto "Libertè, egalitè fraternitè"? Quando un fratello sta male lo si aiuta..... non ci si approfitta del momento in cui è debole per sfruttarlo! Vorresti dare la colpa ai campani se non hanno avuto la forza di non permettere ai gruppi industriali del nord e del resto d’Europa di arricchirsi sulla loro pelle avvelenandoli con i loro rifiuti tossici? Cos’é, la legge del più forte a cui è concesso sfruttare il più debole? Allora è colpa della prostituta se si fa gettare sul marciapiede dal suo sfruttatore....perché? Non ha la forza di difendersi!

 6) Tu dici: << Ecco, quello che, a mio avviso, spiace dovere constatare è che in tutta l’allocuzione di Saviano non vi sia stato un solo accenno a quella società civile campana alla quale chiedere un moto di reazione che non fosse costituito unicamente da manifestazioni e disordini di piazza, ma che fosse propositivo di soluzioni che sono possibili se solo lo si voglia. Può darsi che la gente, intesa nella sua indistinta definizione, non abbia colpa, come dice Saviano. Ma qui lo scrittore napoletano non finisce di convincere perché omette di rivolgere un appello a quella gente per sollecitarne uno scatto d’orgoglio, per risvegliare quel senso civico forse smarrito in certuni ma, c’è da augurarsi, non perduto definitivamente e che è alla base di qualunque rinascimento politico e morale. Per parafrasare J.F.Kennedy e dirla alla maniera degli auspici di Fabio Fazio: che non ci si limiti a chiedere cosa il mio Paese può fare per me, ma cosa io posso fare per il mio Paese >>. Quella società civile che tu citi (che si trova ad affrontare spesso gente che spara, tanto per mettere i puntini sulle i!) ha provato in tutti i modi a proporre proprie soluzioni. Ha ardentemente desiderato farsi ascoltare. Il problema era che le loro soluzioni non facevano guadagnare il sistema "campano" e "italiano". Se si avallavano le proposte della società civile campana non ci sarebbe stata più emergenza ne possibilità futura di sversare ancora prodotti tossici per continuare il business tanto remunerativo e sicuro. Quelle "manifestazioni e disordini di piazza" sono il frutto della disperazione della gente che vede l’esercito scortare le immondizie e militarizzare le discariche per preservare i futuri interessi della camorra e dell’imprenditoria. Poi è colpa loro se si incazzano, sono dei barbari, incivili, degli ignoranti se non sopportano di vedere gli organi dello stato agire con tanta veemenza per assicurare un futuro avvelenato a loro e ai loro figli (se non nipoti).Ti giuro che ci vuole grosso senso civico ed enorme scatto d’orgoglio per presidiare una discarica per mesi, nel silenzio o avversione della stampa ..... per resistere alle cariche notturne delle forze dell’ordine .... per affermare la propria dignità e diritto ad una vita sana per se ed i propri figli.

 Lascia a Veltroni le citazioni di Kennedy e ti invito a meditare sulle critiche che ti ho posto.

 Ciao

 Alessandro


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