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Il crollo della “casa dei gladiatori” di Pompei non deve essere accaduto invano

Di alessandro tantussi (---.---.---.205) 11 novembre 2010 17:33
alessandro tantussi

Sono d’accordo che il crollo dell’edificio di Pompei possa essere l’occasione per discutere della politica dei beni culturali.
Sono perfettamente consapevole del fatto che non solo si possa, ma si debba discutere.
 Sono addirittura del parere che l’opposizione non solo possa ma addirittura debba essere "contro" quasi in via di principio (perché è dalla dialettica che scaturisce la sintesi, dalla accondiscendenza nasce solo l’inciucio ). 
Mi sembra però, perdonatemi la franchezza, che arrivare a chiedere le dimissioni di quel povero testone di BONDI per un fatto che solo molto indirettamente può essere adddebitato a lui, sfruttando una disgrazia, per mezzi strumentali tesi a colpire non tanto il fatto in sé quanto a provocare surrettiziamente una difficoltà al governo, ammesso pure che il governo se lo meriti, è ASSOLUTAMENTE SPREGEVOLE.
Non riesco a condividere una lotta politica che non ha il coraggio di affrontare lo scontro in modo corretto, duro, a viso aperto, direttamente, senza sotterfugi e senza ricorrere a vie traverse. 


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