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"Prossima Stazione: Italia": Non è solo rottamazione

Di (---.---.---.162) 8 novembre 2010 11:34

Caro Matteo , Caro Civati, mi chiamo Adolfo Folloni e sono un medico ortopedico ospedaliero di 56 anni di Modena ([email protected] 333 9106979) . Sono venuto alla stazione Leopolda domenica mattina , richiamato dalla grande speranza che la politica sappia dare qualcosa di nuovo, non in generale, non di nuovo per il "nuovo", che potrebbe essere a volte peggio del vecchio, come la seconda Repubblica credo abbia ormai dimostrato sia a destra che a sinistra, ma spinto dal desiderio di verificare se le idee che il tuo movimento esprime sono davvero di cambiamento concreto nei singoli settori ( il lavoro , la ricerca, il precariato, l’economia, la sanità ecc. ecc. ). La mia sensazione è che questa verifica sia positiva , con tanto lavoro di approfondimento, di elaborazione di tesi, di mediazione ancora da fare. Non lasciare che salgano sul tuo carro i Realacci, le Melandri e company che , dopo aver partecipato allo sfascio della politica per decenni ed essere stati anche ministro, salgono sul palco per dire che il crollo della casa dei gladiatori di Pompei rappresenta metaforicamente il crollo del sistema italiano . Ne sono anche loro in parte responsabili. Caro Matteo , non credo che tu voglia fare del giovanilismo per crearti una base elettorale per lanciarti nel P.D. nazionale. Se lo riterrai opportuno ti offro la mia modesta collaborazione. Con grande simpatia e cordialità A.Folloni


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