Non ho letto il libro. Ho però capito una cosa dalla "recensione" che ne fa Damiano Mazzotti: è una critica ripetuta e ripetitiva alle donne italiane. E’ un lapsus del recensore o una fissazione della Gruber?
E allora dove starebbero le streghe, che immagino ammaliatrici e seduttive? Dov’è quella sottilissima raffinata aura che ogni donna, ragazza, esercita sul "suo" ( colui che se ne innamora) uomo?
Non sarà che anche la Gruber avendo sposato un francese fa un po’ come Carlà?
Vorrei proprio vedere una donna "middle class" ( per non dire operaia) che dopo aver lavorato tutto il giorno, accudito i figli e la casa, ha ancora voglia di "fare un pompino".
Sveglia ragazzi, un po’ più di senso della realtà!