• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Crolla un controsoffitto al Liceo Scientifico Charles Darwin di Rivoli, muore un ragazzo di 17 anni

Di Chiara (---.---.---.82) 23 novembre 2008 16:06

Ciao Cafenoir,

come tu sai bene, anch’io sono una ex del mitico liceo LSD, e percorrevo la stessa salita sempre nel mio mondo, eternamente con le cuffiette, in cerca di me stessa o forse della forza per interagire con gli altri.
Io ero una di quelle ragazze con l’ombretto nero che all’intervallo stava in classe a leggere o a sognare che il compagno di banco si accorgesse delle mie attenzioni.
Abbiamo vissuto gli stessi anni io e te, sotto lo stesso tetto, e come racconti giustamente tu di infrazioni alle più elementari norme di sicurezza ne ho viste a milioni, a cominciare dal fatto che per 4 anni la mia classe è stata sbattuta nelle aule del seminterrato, dove non c’era allarme antincendio. Forse il bagno maschile davanti alla nostra porta con una finestra altezza uomo da cui entravamo sempre per tagliare la prima ora, veniva considerata come uscita di emergenza; se però il fuoco fosse partito proprio da un mozzicone di sigaretta lasciato mezzo acceso dai ragazzi che usavano quel posto come salottino privato, beh, allora forse lì sorgeva un problema... ma visto che non è mai successo andava bene così!
Ricordo bene anche quell’aula maledetta, durante la mia prima autogestione ci avevano proiettato Once were warriors, un film molto violento, e io avevo passato tutto il tempo a guardare il murales che adornava la stanza per la paura.
Immagina che bello è stato sapere, un anno dopo il diploma, che l’auditorium dove per 5 anni avevo fatto corsi pomeridiani di teatro, espressione corporea con la prof di ginnastica e addirittura l’unico concerto invernale del darwin era rivestito di amianto, un materiale altamente cancerogeno.

Silvia, collega del darwin del "futuro", se proprio sei curiosa di sapere dove sono i corridoi interrotti vai a farti un giro nel secondo seminterrato, dove ci sono le palestre sfigate. Io un giorno mi ero rifugiata lì per ripassare prima di un’interrogazione e ho vissuto momenti davvero di paura.
Se invece li hanno ristrutturati e tutto funziona bene allora la domanda: cosa ci faceva un tubo di ghisa in un controsoffitto? assume tratti ancora più agghiaccianti, perché le cosiddette migliorie sono state fatte male e la tragedia si può ripetere.

Quasi tutta la mia famiglia è andata al Darwin: due cugini, un cognato e una serie interminabile di amici che oramai considero parenti. Lì ho vissuto alcune delle esperienze più belle della mia vita e ho conosciuto professori che mi hanno fatta maturare. Forse è questo che mi fa così male in questa storia, pensare al posto dove cresciuta come una scena del crimine. Oltre all’idea di una vita stroncata a 17 anni.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox