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Sarah uccisa dallo zio. Il mostro in casa. Chi paga per i peccati dell’uomo? (Parte Seconda)

Di Michele Antonelli (---.---.---.106) 9 ottobre 2010 21:51
Michele Antonelli

Cara Signora gli atti sono il male commessi dagli esseri umani. Il male non è un atto ma una condizione attuata da un individuo. Se l’individuo è malato o intinto di cattiveria, superbia e manesco prima o poi farà atti malvagi.

Mai parlato di nascondere nulla. Al contrario tiriamo fuori tutto.
Vorrei informarla che non sono scandalizzato da quella frase. In realtà non mi scandalizza nulla.Piuttosto vorrei essere stupito se una donna (o un uomo) mi ponesse il problema della violenza nella sua generalità. La violenza predomina laddove gli essere umani si dividono in categorie, generi e appartenenze. Se ci liberassimo delle categorie, delle appartenenze e dei generi, scopriremmo la parità. Mi parla delle donne afgane ecc.ecc. Io parlerei di mentalità diverse che poi alla fine vogliono la stessa cosa: il PREDOMINIO a scopi personali e non etici. Si è mai chiesta di quanta violenza (non dimentico di quella subita dalle donne afgane) è intrisa la società occidentale? Moltissime donne italiane sono solidali per il loro status ma poi finiscono come oggetto e merce da vendere sulle TV nazionaliste, che ci presentano prototipi di stupidità e imbecillità che la fanno ripiombare nel medio evo. Ci sono molti modi per gestire a proprio piacimento la sottomissione. Passato il tempo dell’inquisizione ora vige quella del dio "danaro". Basta vedere lo squallore di modelli che vengono proposti. Al precedente "Grande Fratello" si sono presentate circa 1 milione di persone.
Capisce ora perché preferisco parlare di "individui" da riformare? Preferisco una donna "solidale", "serena" e con obbiettivi rivolti alla realizzazione di finalità costruttive e di impegno sociale rivolta all’individuo e non al genere.
Oggi le TV, causa della disinformazione e colpevole spesso del disagio femminile, propongono programmi che trattano il problema della violenza e all’interno dello stesso mettono in onda spot pubblicitari dove la donna si mostra tutta sesso e poco cervello. I cervelli poco dotati, i giovani finiscono nella rete del qualunquismo e il risultato sarà l’imbarbarimento di una società già prossima al collasso.
Riguardo alla frase di Giovanni Paolo II mi trova del tutto freddo. NON SONO CATTOLICO e amo definirmi cristiano-anarchico. 
Lo sa qual’è la cosa meno pubblicizzata ai giorni nostri?
Si tratta di una parola di 5 lettere: "AMORE" per tutto quello che ci circonda. Glielo dico nel modo più universale senza tinte religiose. Se manca l’amore nelle cose prima o poi arriva il male a deviare questi piccoli cervelli di uomini figli delle donne.
Con stima

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