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Roma, 6 ott. (Apcom) - La Giunta per le Autorizzazioni
della Camera, con il voto di Pdl, Fli e Lega, ha rinviato al Tribunale
dei ministri di Perugia gli atti relativi alla richiesta di
autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro delle
Infrastrutture Pietro Lunardi, indagato per corruzione nell’ambito
dell’inchiesta sugli appalti per il G8 con l’accusa di aver acquistato
nel 2004 ad un prezzo di favore da Propaganda Fide un intero palazzo di
cinque piani in via dei Prefetti a Roma in cambio del finanziamento
pubblico di 2 milioni e mezzo di euro per la ristrutturazione di un
immobile a Piazza di Spagna.
"Siamo davanti ad una forzatura del regolamento e della legge - accusa
Marilena Samperi, capogruppo del Pd in Giunta - che serve solo a
prendere tempo e a bloccare le indagini. Il panorama inquietante emerso
dalle indagini sulla cricca degli appalti è contraddistinto dalla
presenza pervicace e continuativa di alcuni soggetti che con un copione
sempre uguale commettevano gravi reati: dalla casa di Scajola a quella
del generale Pittorru a quella del ministro Lunardi. Davanti alla
gravità di questi reati la politica dovrebbe avere essa stessa
l’esigenza di fare chiarezza non certo quella di ostacolare il regolare
corso della giustizia".