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Dogmi scientifici e scienza dogmatica. Seconda parte

Di paolo (---.---.---.115) 5 ottobre 2010 15:53

a  Zanon 


Giustissimo la religione non viene percepita . Pero’ il mio termine " percezione " si riferiva al concetto di "creazione " che e’ insito nell’animo umano .Lo definirei il senso dei sensi .
Cronotopo e’ un termine  usato in fisica per definire l’entita’ spaziotemporale , ossia le tre dimensioni spaziali piu’ la dimensione temporale .
Qualunque evento fisico (conosciuto) si sviluppa in un sistema quadrimensionale . 
La teoria della relativita’ , fondata sulla invarianza della velocita’ della luce in qualsiasi sistema di riferimento , si fonda proprio sul legame intrinseco che unisce spazio geometrico e dimensione temporale .
Il punto da stabilire e’ fino a che punto la teoria della relativita’ (generale)che trova riscontri sperimentali oggettivi , puo’ essere applicata a tutto l’universo o a tutti gli universi . Per es. in uno spazio n-demensionale .
Galileo e Newton avevano trovato la soluzione a tutti i problemi di natura meccanica che l’uomo affrontava nella vita quotidiana . Le leggi della meccanica classica .
La meccanica quantistica ha mostrato i limiti di questa teoria che non puo’ essere applicata a tutti i fenomeni fisici .
Quello che io intendevo dire e’ che " inizio e fine "potrebbero valere soltanto nei limiti ristretti della nostra "percezione " umana e quindi conseguentemente potrebbe non avere senso la" creazione " sulla quale viene strutturata tutta l’impalcatura di una qualsiasi religione .
Ossia se manca un’ inizio ed una fine non c’e’ bisogno di un creatore e tutte le religioni vanno a ramengo . 
A meno che non si faccia come gli inquisitori di Galileo che non vollero guardare attraverso due vetri infilati in un tubo . E amen .
Comunque ti ringrazio per le tue precisazioni e ti leggo sempre con grande piacere .

ciao - paolo



ciao - paolo

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