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Dov’è la musica indie?

Di DD (---.---.---.140) 19 novembre 2008 12:33

Mi piacerebbe fare un articolo sull’alternetivo, ma quello che a me interessa di più é parlare di ambienti musicali più che di musica. Nonostante l’uomo continui a produrre musica molto interessante, quello che oggi é il problema principale a mio parere é la mancanza di un autentico e sano ambiente che gravita intorno ad essa. Ci sono delle eccezioni, ma sono isolate. Quando vado a un concerto non respiro più lo spirito che sentivo otto dieci anni fa e ti giuro che non é una questione di età. Penso che sia tutto legato al periodo storico che viviamo, alle nostre crisi esistenziali, al Potere che vuole ostacolare sempre di più l’ambiente underground, o ancora peggio renderlo privo delle caratteristiche che esso possiede. Conosco poche persone come me, che possono andare a un concerto jazz come in discoteca e spendere trenta euro per entrare (musica di primissima qualità ovviamente), che possono andare in un centro sociale come a un rave, a teatro come all’opera. Vivo tutto molto spensieratamente e apprezzo di ogni ambiente quello che c’é da apprezzare. Potrei essere l’esempio perfetto di questa uniformità che sta investendo il mondo su tutti i settori ma non é cosi’. A me piace far festa e godere della musica. Sono pazzo per la musica.
Penso che molte persone si lamentano e fanno lo stesso discorso mio ma alla fine non fanno niente perché non hanno voglia di fare. Perché stanno a casa, non per altro.
In questo momento sto lavorando a Parigi ed é appena uscito un sondaggio che fa capire bene, anche perché me l’hanno detto in tanti (i sondaggi sai sono molto discutibili), come perfino qui in una grande città ci sia questa crisi. Nonostante abbiano di tutto e di più si lamentano. Dicono che c’è uniformità, disinteresse per la musica da parte del pubblico. Addirittura un 47 per cento dice il sabato sera è il momento di stare a casa davanti alla tv. Per me é aberrante questa cosa. Il Potere ci vuole come persone mansuete che stanno davanti alla tv e la domenica pomeriggio vanno al centro commerciale. Una volta non era cosi’, tutti uscivano, era una questione culturale ed esistenziale. Adesso si conoscono tante persone, c’é facebook e tante altre cose, ma quando si passano dei veri momenti di festa, quelli che ti ricorderai per tutta la vita con queta persone? Fare festa non é una cosa banale, é energia positiva che si sprigiona nell’aria.
Le stesse persone che dicono di essere alternative hanno dei pregiudizi nei confronti degli ambienti che non frequentano che trovo deprimenti.
Per me tutto l’underground va salvaguardato ormai, é un dovere frequentare questi posti dove alcune regole non vengono considerate.
Forse anche questo in Italia é cambiato. Una scena musicale come l’abbiamo avuta a fine anni novanta non c’é più. Hanno distrutto questa scena, hanno chiuso locali o centri sociali bellissimi dove anche nelle province più piccole italiane si poteva percepire questa scena.
La musica non va solo ascoltata, va anche vissuta.
Saluti

Ah cafe noir. Se scrivo articoletti sono Dave Deep ( mi nascondo sai quando faccio i commenti, se no dopo le persone non leggono più i miei articolettismiley


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