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Dov’è la musica indie?

Di Francesco Raiola (---.---.---.123) 17 novembre 2008 17:19
Francesco Raiola

Ciao Cafenoir, grazie per i complimenti ai gusti...beh il discorso voleva soltanto, prendendo spunto da un articolo di un noto giornalista nazionale, parlare di indie. Poi è normale che tra questi ci siano gruppi conosciuti e molto (anche se, ovviamente ci riferiamo a chi è appassionato di indie o comunque di chi perde tempo tra siti e sitarelli, che non sono tantissimi). Le luci ora è conosciutissimo, come Il teatro, ma gente come gli Annie’s, Genlemen’s, o Fitness Forever, lo sono un po’ meno, o almeno lo sono in questa forma e in generale (Fitness forever ad esempio è un progetto ideato da un ragazzo abbastanza conosciuto "nel giro" - che brutto termine, ma si fa per capirsi -, con un singolo Emi e progetti alle spalle - The Preachers e Valderrama 5, per citarne un paio). Io mi guardo intorno (anche tra tanti miei amici) e vedo poca gente che, come dici tu, cerca musica al di fuori dei canali. Chissà che leggendo qui e cercandoli non scopra qualcosa che gli possa piacere. I gruppi bravi (e ci siamo limitati all’Italia), comunque, sono infiniti e ogni giorno ne esce uno nuovo. Sul fatto, poi, che indipendente non significa "bravi" e che conosciuti non significa schifezza, siamo d’accordo, ma spero che questa cosa sia abbastanza assodata (a me i Baustelle piacciono, per dirla en passant). Comunque era giusto uno spunto, un cercare di mettere almeno una virgola nell’immenso calderone musicale (immenso per chi? :))
E sul Genio perdonami, ammetto l’errore, il pezzo è stato scritto in più momenti e in questo momento ammetto la defaiance (rimane il fatto che non erano, diciamo, conosciuti, e che gran parte del successo è merito della Ventura).
Ciao
PS e i tuoi gusti però?


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