Penso che non sia la prima volta che una azienda, non solo del settore dove opera la Mondadori, approfitti di certe situazioni per trarre profitto; quello che è maggiormente fastidioso è che l’azienda in questione è controllata, anche se per vie traverse, da chi ha la possibilità di poter cambiare le carte in tavola, oltre all’enormità della cifra evasa.
La mancata risoluzione del conflitto di interessi porta a questi macroscopici sgradevoli episodi.
Se al posto di chi sappiamo noi ci fosse stata un’altra persona, non legata al mondo dell’editoria, probabilmente un fatto così esagerato non sarebbe accaduto.