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La raccolta differenziata? Una stupidaggine che ci costerà sempre più cara

Di (---.---.---.153) 13 agosto 2010 22:06

Catastrofismo? Mi sembra che basti guardare quello che succede in giro per capire che qualcosa sta cambiando, neanche tanto lentamente.
Le malversazioni dei politici partenopei non possono inficiare la validità dei motivi che stanno alla base della differenziata.
Le centrali a biomassa e inceneritori (o, come è vietato dire in Europa negli atti ufficiali, "termovalorizzatori") beneficiano di forti incentivi, finanziati tramite le bollette che paghiamo ad ENEL, ecc., senza i quali nessun imprenditore li gestirebbe (rendimenti troppo scarsi).
Il mercato della riciclata non esiste perché i comuni non fanno raccolta differenziata.
La filiera del riciclo occupa molte più maestranze di un inceneritore e, quanto ad inquinamento ed impatto sulla salute umana, l’inceneritore è infinitamente più rilevante di una azienda di riciclo. E soprattutto, quello che bruci non sei più in grado di riconoscerlo, quindi la tentazione di bruciarvi di tutto può essere molto forte.
Negli altri Paesi è ormai la norma cercare di limitare i rifiuti a monte. Se incentiviamo l’incenerimento, nessuno si sentirà in dovere di diminuire i propri rifiuti, ma anzi perché non aumentarli? Però, intanto, le materie prime per confezionare prodotti e distribuirli costano sempre di più.


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