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Barbara Berlusconi si laurea: don Verzè le offre la cattedra e umilia i laureati italiani

Di (---.---.---.97) 27 luglio 2010 19:50
  • Nel sistema universitario italiano, si distinguono i seguenti ruoli accademici:
  • ricercatore universitario.
  • professore ordinario (o professore di I fascia)
  • professore associato (o professore di II fascia)

Solitamente, solo dopo la laurea specialistica (o laurea di vecchio ordinamento) e prima di diventare ricercatori universitari, si svolge un dottorato di ricerca o altra attività di collaborazione presso un gruppo di ricerca afferente al settore disciplinare di interesse, spesso come cultore della materia o esercitatore ufficiale dei corsi. Dopo il dottorato di ricerca, si può proseguire ottenendo assegni di ricerca di durata variabile da uno a quattro anni rinnovabili una sola volta, borse di studio-post dottorato, oppure contratti di docenza.

Anche per assumere il titolo di professore di II fascia, l’iter prevede prima di tutto una valutazione comparativa dei titoli presentati, prevalentemente consistenti nei contributi pubblicati come articoli scientifici (in ambito scientifico-teconologico) o come saggi, libri o altro (in ambito umanistico). La valutazione dei titoli viene poi integrata dalla discussione degli stessi titoli e da una lezione cattedratica di fronte a una commissione nazionale di cinque componenti (tutti professori ordinari, uno dei quali è tuttavia "membro nominato" dalla Facoltà che ha bandito il posto). A seguito di valutazione positiva, si consegue l’idoneità a professore di II fascia o "professore associato".

 


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