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Cosa cambierà?

Di Paolo Praolini (---.---.---.165) 6 novembre 2008 19:25
Paolo Praolini

Vorrei rispondere a Dana e a DD.
Mi dispiace ma voi vi state ancora fidando di quegli articoloni di fantasmagorici esperti e di cultori dello sfascismo a tutti i costi.
Qui dobbiamo fare una riflessione razionale con la ns testa e con le condizioni a cui sono giunti l’occidente e gli Stati uniti è indubbio che è indispensabile cambiare rotta.
Obama avrà un compito molto ingrato, quello di rompere le uova nel paniere.
Nessuno nega che esistano le grandi lobby (produttori di armi, petrolieri, etc.) che tenteranno in tutti i modi di condizionare le scelte e le politiche del paese, ma siamo sull’orlo del baratro e non vedo altre scelte, bisognacambiare, siamo sull’orlo del baratro.
1) Sul tema ambientale comunque vogliano i petrolieri occorre cambiare strada, l’uso dei combustibili fossili per auto, riscaldamenti, industria nel giro di 20/30anni dovrà essere ridotti almeno del 30/40%. Quindi sin da ora Obama dovrà calpestare le pressanti richieste che verranno dall’esterno. occorrerà premere l’accelleratore sulle energie alternative, cosa già promessa. E’ chiaro ci si arriverà con il tempo..
2) In politica estera gli Usa hanno terminato i fondi, non c’è più un $ per mantenere tutto quel popò di marchingegno da guerra in Iraq, pertanto come Obama ha confermato cominceranno ad effettuare il ritiro dell F.A. ed anche qui non c’è alternativa.
I rapporti con la Russia lo avrete visto nella crisi Georgiana, McCain-Palin erano pronti ad andare in guerra subito, mentre il giudizio di Obama è sempre stato quelle del confronto dei rapporti distesi. Anche qui non ho dubbi sul futuro.
3) Politica sociale questo è una promessa di Obama di dare maggior sostentameno alle famiglie in difficoltà. Sono convinto che lo farà in quanto già dal suo ufficio di Chicago da governartore dell’Illinois era riuscito a fare una politica di aiuto alle famiglie che si trovavano in mezzo alla strada mantenendo le promesse fatte. Questo lo potete trovare su molti siti americani che lo confermano. Chiaramente questo sarà forse uno dei passi più difficili da fare.
4) i rapporti con l’islam integralista, già con la sola levata di Bush si ridurrà parzialmente la tensione esistente in particolare con l’Iran. Poi le sue intenzioni sono quelle di ricucire gli strappi del passato. Le modalità e l’entità di questo sono tutte da impostare.
Anche qui sarà una dura prova ma non possiamo pensare che non possa o debba farlo..sarebbe da idioti non provarci.
5) Nell’economia purtroppo visto la recessione in atto dovranno avviare una fase di protezionismo forte al fine di ridare respiro alla produzione industriale, pensate che general Motors dal 1° Novembre non sta più versando i contributi pensionistici ai suoi dipendenti, che disastro.... Metteranno pesanti dazi sull’import per incrementare le esportazioni che neppure con il dollaro con il cambio così basso è riuscito a far ripartire la macchina industriale.

Insomma lasciamo perdere tutte le teorie, credo che tutto il paese abbia capito che c’è da cambiare molto forse troppo.

Poi sappiamo che tra il dire ed il fare ......



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