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Una dura critica a Saviano da ’Comincialitalia.net’ - "Saviano non rischia nulla"

Di Donatella Papi (---.---.---.76) 22 marzo 2009 22:12

Leggo solo ora questo articolo, che mi riguarda e mi permetto di dire qualcosa di mio. Intanto ringrazio per lo spazio che mi è stato dato e per la discussione aperta. E’ proprio questo diritto voglio affermare. Se in Italia assurge a onore della ribalta uno scrittore come Saviano deve essere possibile esprimere pareri, opinioni e anche dissentire. Per cui replico a coloro che mi inviano insulti e attacchi esagerati che la venerazione di Saviano è a mio parere sbagliata e forse non autentica. Soprattutto perchè io rivolgo allo scrittore critiche sul metodo, sui contenuti, sulla sua estrazione, sulla sua trasparenza e verità.
Vorrei dire qualcosa a tutti quelli che hanno scritto qui. Ma per farmi capire chi sono replico a Mario Secondo, che ha lavorato al giornale ricordandogli le discussioni avute su articoli che lui voleva pubblicare sulla camorra e che io non gli ho passato dicendogli chiaramente che contenevano informazioni pilotate e della quali o lui era consenziente oppure usato. Questo è il ruolo di un direttore di un giornale libero e al servizio dei cittadini. Non prestarsi. 
Dopo questi fatti gravi, come le liste dei nomi di camorristi che circolavano sul web mentre erano in corso processi e che io NON PUBBLICO neppure se lo chiede Saviano, ci sono le opinioni diverse sulla lotta alla criminalità organizzata. Fin qui abbiamo prodotto solo omertà sui veri mandanti. A me interessano quelli, a Saviano il sangue delle mafie. Infatti lui sfila a Napoli con Bassolino e i poteri, io a Bassolino ho detto che metterei un Casalesi a posto suo a dirgli in faccia "sei tu Gomorra!". Risultato è che io sono dovuta veramente andare via dall’Italia, lo stesso giorno che lasciava il Paese Saviano. Io sola, con tre soldi in tasca, la paura e la fine del mio mondo e lui la gloria. Gli invidio una cosa sola: un palco. Lo vorrei anche io per dire tutto quello che so. Spero di riuscirci. Ma comunque, ho fatto quello che dovevo fare e la mia memoria è assicurata.
Da qui mi permetto di mandare un messaggino al grande Idolo: senti cretino, il fatto che mi mandi sotto la gente a dirmi che ti fai arrivare i kalasnikov dall’Africa, a me fai paura. Ma vado avanti lo stesso.


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